Ricordi Rossoneri: Milan-Steaua

24 Maggio 1989

Dopo vent’anni esatti il Milan è in finale di Coppa dei Campioni.

Dal Bernabeu di Madrid del 1969 al Camp Nou di Barcellona, sempre la Spagna nel destino dei rossoneri. Il Milan arriva in finale imbattuto e dopo lo storico 5 a 0 contro il Real Madrid in semifinale trova lo Steaua di Bucarest..

E allora… si va a Barcellona!

E’ bastata una telefonata a Giovanni, il cugino di Milano, per procurare i biglietti.
Partiamo da S.Donà io e mio fratello la mattina del ventidue, un lunedì; noleggiamo un bellissimo camper che “fa quasi dieci con un litro”.
Arriviamo per pranzo a Cinisello, si mangia da Giovanni e nel pomeriggio si riparte per la Spagna in quattro, c’è pure un suo amico.
Solo mio fratello aveva guidato un camper, ma dopo un po’ ci proviamo tutti. Arriva il buio e tocca a me. Ad Alessandria abbiamo fatto il pieno, ora è mezzanotte e stiamo dopo Marsiglia, saranno 350 km da Alessandria. L’autostrada è sgombra, è bello sentire il russare dei cari amici che dormono, simpatica la strumentazione con le luci verdine del cruscotto e la spia del carburante di un bel rosso vivo… in riserva?! Rapido ragionamento: il camper fa quasi dieci con un litro, il serbatoio ne tiene 60, abbiamo fatto 350 chilometri… maledizione, fa sei con un litro! E distributori non se ne vedono. Perciò sveglio mio fratello, decidiamo di uscire dall’ “autoroute” e arriviamo in un paesino che manco c’è sulle carte.

Dove vuoi che ci sia un distributore in piena notte! E invece, ecco la miracolosa apparizione: a un piccolo incrocio ci sono due belle, lucenti, invitanti pompe di gasolio! Ovviamente self-service, basta inserire la tesserina e io che lavoro in banca le ho tutte… il mio bancomat non va bene ma ho quello di Giovanni… comincio a odiare quel display che più o meno dice “no accès”. Non so una parola di francese, ma ho la Visa, ho la Mastercard, ho anche la Cartasì di mio fratello. .. non funziona neppure il bancomat dell’altro amico, provo pure la tessera di socio Ipercoop “che è sempre…ben accetta”. Sono le due di notte, siamo fermi in mezzo alla Linguadoca e non passa nessuno.

Passa un’auto e figurarsi se si ferma vedendo quattro incappucciati in giaccone che si sbracciano. Una seconda auto, una terza, quarta… nessuno manco rallenta. Alle tre si ferma una piccola Peugeot e scende un ragazzo di colore, capelli ricci. Parla solo francese, ma capisce la situazione; è la Provvidenza che ci manda il giovane algerino: lui sì che ha la tessera giusta! Facciamo il pieno, gli diamo le banconote e non vuole neppure la mancia. Grazie.

Alle nove, un po’ in ritardo sul previsto, entriamo in centro Barcelona e ci appaiono gli inconfondibili pinnacoli della Sagrada Familia.
Troviamo un buco per il camper, tre quarti d’ora di coda (e un cinquemila ciascuno per l’ingresso) e visitiamo la grande cattedrale che è il simbolo della città.
La attraversiamo percorrendo la “Gran Via de Les Cortes Catalanes” fino alla collina del Montjuic col castello che domina la città: già ci sono numerosi gruppi di milanisti, basta clacsonare ed è una festa: Barcellona è una delle città più belle del mondo!

Si passa la giornata seguendo la “Ronda Litoral” e visitiamo il Barri Gotic, Percorriamo la Rambla, “la strada più bella del mondo” . Nasce nella “Plaça de Catalunya”, centro vitale di Barcelona . È un susseguirsi di bar, edicole aperte giorno e notte, venditori ambulanti, artisti che improvvisano spettacoli e tante bancarelle di fioristi. Davvero l’anima della città.

È pieno di milanisti arrivati da ogni parte. “Quanti saremo?” Chi dice trenta, chi quaranta, chi azzarda cinquantamila…

La mattina dopo passiamo a sbirciare il Camp Nou, il più grande d’Europa. Proseguiamo verso la montagna del Tibidabo, alta 500 metri e dominata dal Tempio Espiatorio del Sacro Cuore che ha in cima una monumentale statua di Cristo a braccia aperte.
Nel primo pomeriggio si torna a Barcellona e si va verso lo stadio… è un mare rossonero!!!

I tifosi rossoneri hanno fatto oltre mille chilometri per sostenere la propria squadra, sono arrivati da ogni parte d’Italia per tifare Milan. Tutta la Curva Sud di San Siro, la Fossa dei Leoni, i Commandos Tigre, le Brigate Rossonere, non manca proprio nessuno.
Entriamo in larghissimo anticipo… nessuno, nessuno ha il minimo dubbio che qualche ora dopo arrivi la terza Coppa con le Grandi Orecchie.
Il Camp Nou è un oceano milanista, altro che cinquantamila! Saremo almeno ottanta: ci era stato raccomandato di indossare magliette rosse, evidentemente il nero sarebbe comunque emerso.
La partita è un monologo, inutile illustrarla… proprio perchè “non c’è partita”!

Il Milan vince strameritatamente il trofeo e conquista la sua terza Coppa dei Campioni, la prima dell’era Berlusconi.

Il ciclo iniziato l’anno prima con la conquista dello scudetto continua: è proprio un grande Milan. Una vittoria della società, dei giocatori e soprattutto dei tifosi alla fine premiati per la loro immensa fede rossonera.

È una notte da favola, è la notte rossonera.

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