Il pagellone di fine anno

Portieri

Christian Abbiati 6 Solita parabola. Inizio di stagione pessimo, con repertorio di uscite a vuoto, passaggi agli avversari, ecc. Poi a fine stagione si riprende, fornendo buone prestazioni. Gli è stato rinnovato il contratto, anche se secondo me non è fisicamente affidabile per essere titolare nel Milan. Fragile

Marco Amelia 5  Il ruolo del secondo non è affatto facile, ma lui non riesce ad approfittare dei malanni di Abbiati, fornendo prestazioni mediocri. Il rigore regalato alla Juve pesa. Inaffidabile

Gabriel sv Aiuta la Primavera a qualificarsi alla Final Eight

Difensori

Mattia De Sciglio 7 Una delle sorprese della stagione. Tecnica di base eccellente, i suoi stop sono deliziosi, così come i suoi cross. Deve ancora sgrezzarsi in fase difensiva, in cui commette ancora ingenuità, ma in panchina ha un grande maestro, uno dei migliori interpreti del ruolo nella sua epoca. Rampante

Philippe Mexès 7 Mi aveva fatto parecchio incazzare il suo presentarsi in ritiro in condizioni precarie, tanto da costringere Allegri ad utilizzarlo a stagione già iniziata. Inizia male, come tutti, ma poi si riprende e disputa un gran girone di ritorno, in cui gioca sugli standard delle sue migliori stagioni a Roma, macchiato solo dall’errore nel derby. Suoi il goal più bello della stagione milanista (rovesciata all’Anderlecht) e quello più importante (non serve dire quale). Redivivo

Cristián Zapata 6.5 Coinvolto nell’iniziale turnover difensivo di Allegri (9 coppie centrali diverse nei primi due mesi), fa fatica, rimediando pure figuracce. Poi diventa titolare fisso e trova l’affiatamento con Mexès, con cui ad oggi forma una delle coppie più affidabili della serie A. Solo 12 goal subiti nelle 19 partite di ritorno, uno in più della Juve. Fa valere bene le sue doti di marcatore e quando si esalta, è molto difficile da passare. Esplosivo

Kévin Constant 6 Allegri, dopo i vari esperimenti con Emanuelson, decide di provare anche con un’altra cavia, trasformando la mezz’ala/ala Constant in terzino. L’inizio è pessimo, con svarioni in serie in fase difensiva, tanto da guadagnarsi l’appellativo “capra” (bivalente, visto il naso che colma il vuoto lasciato da Ibrahimovic, cit. Balzar). Si adatta poi discretamente al ruolo, mostrando corsa, piedi discreti e mettendo in un mese più cross buoni dell’intera carriera di Antonini. Ancora qualche errore in difesa, ma è una buona riserva. Utile

Ignazio Abate 5.5 Stagione difficile, visti l’esplosione di De Sciglio e l’affermarsi di Constant, oltre a qualche guaio fisico. Nella seconda parte, si riprende un po’, ma non riesce a tornare agli standard delle passate stagioni. Da censura il suo errore contro la Juve che dà il via all’azione del rigore. Interlocutorio

Daniele Bonera 4.5 Inizia la stagione da leader difensivo, inanellando incertezze ed errori. Certo, ha l’alibi di aver giocato in una squadra in costruizione ma, via lui per infortunio (ma va?), pian piano la difesa si è sistemata. Decide quindi, da buon tifoso, di fare la cosa migliore per il Milan: andare alla Juve. CuoreRossonero

Mario Yepes 6 Peccato che sia arrivato al Milan con 6-7 anni di ritardo. Quando chiamato in causa, fa il suo, anche se gli anni si fanno sentire. Vegliardo

Luca Antonini sv  Fortunatamente. Grazie capra, per esserti adattata bene al ruolo.

Cristian Zaccardo sv Arriva per Mesbah, rilevandone anche il minutaggio.

Bartosz Salamon sv Chi è?

Dídac Vilà sv eh?

Djamel Mesbah sv Per fortuna, non si è quasi mai visto. Sbolognato al Parma per Zaccardo a gennaio.

Francesco Acerbi 4 Paga il Milan sconclusionato di inizio stagione. Commette strafalcioni da campetto contro la Juve in coppa Italia. Il fisico ed i piedi li ha, manca esperienza ed un po’ di velocità per giocare in una grande. E’ arrivato al Milan troppo presto ed a gennaio è stato sacrificato per prendere Constant. Immaturo

Centrocampisti

Sulley Muntari 5 Stagione difficile, visto il grave infortunio da cui è reduce. Non riesce ad offrire il suo contributo come durante la scorsa stagione, risultando, con la sua lentezza di piedi e di cervello, un ostacolo alla costruzione della manovra milanista. Chiude la stagione con un’espulsione stupida. Farragginoso

Mathieu Flamini 6.5 Brutto inizio, poi finisce un po’ in naftalina, ma disputa un finale di stagione su standard altissimi, mordendo le caviglie e facendo goal pesanti, guadagnandosi la riconferma. Neo, l’espulsione di Napoli. Oserei dire, finalmente, dopo tutte le stagioni deludenti inanellate. Redivivo

Riccardo Montolivo 8 Il migliore. Grandissima stagione, è il trascinatore della squadra, l’uomo da cui è dipesa la manovra rossonera. Centrocampista completo, gran visione di gioco e precisione nei lanci, ma anche bravo a rubar palla e difficile da saltare. Nessuna paura di prendersi responsabilità. Due chicche: il bellissimo goal nel derby che Valeri non ha ingiustamente concesso ed il goal a Firenze, in un ambiente ostile, dopo aver sradicato la palla dai piedi di Pizarro. CapitanFuturo

Kevin-Prince Boateng 4 Inizio travagliatissimo, in cui ha pagato problemi fisici e la confusione da squadra in costruzione.  E’ stato il primo a pagare la partenza di Ibra, visto che il ruolo di trequartista guastatore era l’ideale per lui. I continui cambi di modulo e di ruolo non lo hanno aiutano, ma, anche una volta trovata la quadratura, non abbiamo praticamente mai visto lo straripante Boateng degli anni passati. Partite anonime, piene di errori, non riesce a fare la differenza, nonostante le cessioni estive lo indicassero come uno dei leader del nuovo Milan. Eppure le doti fisiche e tecniche per essere un giocatore importante per la serie A attuale, le ha tutte. Misterioso

Massimo Ambrosini (capitano) 6. Di stima per tutto quello che ha dato in rossonero, per l’attaccamento alla maglia, per il fatto di non essersi mai risparmiato, anche se ormai il fisico non lo regge più. Finchè i polmoni tengono è ancora un buon giocatore, il secondo miglior passatore dopo Montolivo, ma l’autonomia è ormai limitata… Storia

Antonio Nocerino 4 Dopo la stagione della vita, non si ripete. Nel gioco basato su Ibra, i suoi inserimenti a fari spenti erano letali; quest’anno non ha digerito il cambio di modulo e, non ripetendo le prestazioni dell’anno passato, è andato in depressione, non riuscendo più a riprendersi. Dal top 11 a riserva di Muntari. Ridimensionato

Nigel de Jong 6 Di incoraggiamento. Brutta partenza, in cui si distingue solo per falli e passaggi in orizzontale, poi, proprio quando aveva preso le misure e stava formando una bella coppia col Monto, il grave infortunio. E’ un bel cagnaccio, anche se ce lo avevano spacciato come regista in sede di presentazione. Sfortunato

Bakaye Traoré sv Per la Convenzione di Ginevra.

Urby Emanuelson 5.5 Lui si impegna ed Allegri lo apprezza, ha l’alibi di non essere praticamente mai stato schierato da Allegri nel suo ruolo. E’ un esterno sinistro ed è monopiede: trequartista o ala destra non fanno di certo per lui. Con  l’esplosione di Niang e del Faraone, trova poco spazio e decide di andare in prestito al Fulham. NèCarneNèPesce

Rodney Strasser sv Poveretto, quanti infortuni…

Attaccanti

Giampaolo Pazzini 7 Arriva tra lo scetticismo generale ed i primi mesi fa fatica. Uno con le sue caratteristiche, se non c’è manovra, è una zavorra. Con la crescita della squadra, cresce pure lui, fornendo prestazioni importanti, sacrificandosi per la squadra, e segnando 15 reti. Umile a mettersi a disposizione della squadra quando arriva Mario, accettando il ruolo di gregario di lusso, e segnando comunque reti decisive. A parer mio, molto più utile lui di Cassano in questo Milan. Risorsa

Stephan El Shaarawy 7.5 Il protagonista assoluto della prima parte di stagione. Se il Milan è in Champions è anche merito suo. Miglior marcatore della squadra, a 20 anni, con 19 goal stagionali, tutti su azione. Per 5 mesi, ha cantato e portato la croce, essendo sia bocca di fuoco che difensore ed ha trascinato la squadra dagli inferi alla zona Europa. La sua doppietta a Napoli è stata il punto di svolta della stagione. Poi è calato, segnando il suo ultimo goal nel derby di ritorno, e soffrendo forse un Balotelli accentratore della manovra. Fondamentale

Mario Balotelli 7.5 Acquisto di peso. Si carica sulle spalle l’attacco milanista nel girone di ritorno, facendo 12 reti in 13 presenze. Vero che 6 sono su rigore, ma una buona parte sono stati procurati da lui. Senza contare come riesca a far salire la squadra ed a guadagnare punizioni utilissime. Può ancora crescere molto in continuità durante la partita ed in movimenti con la squadra, ma sta pienamente dimostrando di avere doti tecniche e fisiche eccellenti. Talento

M’Baye Niang 6 Preso 17enne e per la Primavera, riesce a ritagliarsi il suo spazio in prima squadra, facendo intravvedere buone doti tecniche. Allegri lo schiera in fascia per sfruttare la sua facilità di corsa e la sua forza fisica, gli manca ancora l’istinto del killer per giocare vicino alla porta, come  si è visto, ahimè, a Barcellona. Chiude la stagione in calando. Acerbo

Robinho 3 Su di lui si poggiavano le speranze per l’attacco milanista, ma il rendimento è incommentabile. Lento, fuori forma, lezioso, nemmeno lontano parente del giocatore utilissimo nella vittoria dello scudetto Allegriano. Per fortuna che il rigore contro la Juve, calciato malissimo, è entrato, altrimenti rischiava il linciaggio. Inutile

Bojan Krkić 5 La tecnica è eccellente, la visione di gioco pure, tratta la palla che è un piacere, ma spesso è lezioso, tiene troppo la palla e non è tosto quando c’è da fare la corsa in più o metterci la gamba. Risolve un paio di partite (Siena, Palermo), ma ne toppa parecchie e finisce nel dimenticatoio. Molto probabilmente, non verrà riscattato. Meteora

Alexandre Pato sv Per non accanirsi.

Allenatore

Massimiliano Allegri 7 La sua miglior stagione in rossonero. Ci mette forse troppo a trovare la quadratura, ma ha lavorato in una situazione di oggettiva difficoltà. Ha di certo delle responsabilità nella brutta partenza, ma ha anche enormi meriti nella rimonta. I giocatori sono e sono sempre stati  con lui, lo stimano parecchio. A tratti si è visto anche del bel gioco, non facile da fare con quel centrocampo. Centra un buon terzo posto, non scontato, con un girone di ritorno da lotta per lo scudetto. In genere bravo a preparare le partite, rimangono alcuni suoi difetti storici: brutto inizio e brutto finale di stagione, troppi goal subiti e pochissimi goal fatti su calci piazzati. E’ a mio avviso leggermente migliorato nella lettura della partita e nella gestione dei cambi. Ora chiede garanzie per essere confermato. Solido

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