Uno zero a zero che non serve a nulla. Perdere o pareggiare, in quest’occasione, non fa (e non farà) alcuna differenza: ci aspetta una vera e propria finale in quel di Siena, fra una settimana esatta. Il match ha visto il Milan disporsi con il classico 4-3-3, in contrapposizione a una Roma schierata con una sorta di 4-3-2-1 fasullo, per effetto della posizione centrale da trequartista/seconda punta di Totti, Lamela largo a destra e Perrotta, Dodò e Marquinho a tentare a turno le incursioni a sinistra. Il Milan, orfano anche quest’oggi di Riccardo Montolivo, inizia portando tanti uomini nella metacampo avversaria per ovviare l’assenza di fosforo nella linea mediana, lasciando scoperto il fianco alle ripartenze romaniste che, tuttavia, non risultano efficaci se non per qualche inserimento del brasiliano Marquinho. Col passare dei minuti il Milan diventa padrone del campo, anche se con uno sterile possesso palla. Dopo l’espulsione di Muntari i ruoli rimangono pressoché invariati con i giocatori rossoneri che, a dispetto degli intenti del proprio mister, sembrano intenzionati ad addormentare la partita e non dare ritmo e costanza alla manovra giallorossa. Secondo tempo passato tra una bestemmia, una toccata di palle, sigarette a gogo e insulti a caso nei confronti dei classici capri espiatori (Boateng, Allegri, Ancelotti e il governo). Solita verve agonistica che viene fuori nel finale: ultimi 40 secondi di fuoco, dopo l’espulsione di Totti. Per la cronaca, settima espulsione stagionale per il Milan (Fiorentina = 3) e ennesimo cartellino giallo contro Balotelli, reo quasi sempre di esistere più che di esser falloso.
PAGELLE:
Abbiati 7 – Ottima partita di Cristian, probabilmente tranquillo a seguito del rinnovo contrattuale di una decina di giorni fa: se giocasse sempre così, il Milan avrebbe una quindicina di punti in più a stagione.
De Sciglio 5,5 – Versione da seconda parte di stagione per il giovane terzino: poco tranquillo dietro, raramente efficace davanti. L’occasione più ghiotta della partita parte dai suoi piedi, ma lo smalto è un altro rispetto al purosangue ammirato nei mesi scorsi.
Zapata 6.5 – Sicuro e deciso in quasi tutte le chiusure, pecca spesso nelle ripartenze palla al piede: i suoi piedi farebbero vergognare un hobbit.
Mexes 6.5 – Rappresentazione perfetta della nostra squadra: si sbatte, gioca bene, gli parte un embolo e stende qualcuno, fa una cazzata, gioca bene, ci prova, non torna…oggi ha giocato discretamente, ma ha dei seri problemi con le sue tredici personalità.
Constant 4,5 – No no no no no, non ci siamo. Sterile in avanti, stronzo dietro. Due suoi passaggi sbagliati nel primo tempo (tra cui un assist pregevole per Totti, lanciato in profondità) gli farebbero meritare una squalifica per ignoranza. Poi niente, viene giustamente escluso dal gioco e si limita a deprimersi in uno squallido scontro ad armi bianche con uno spentissimo Lamela.
Flamini 6 – Matteo corre e corre e corre e corre e corre, ma oggi non riesce a lasciare il segno. Con un inserimento nel secondo tempo quasi quasi ce la stava per fare, ma quasi quasi non ce l’ha fatta.
Ambrosini 6+ – Partita da vecchio: spesso vorrebbe ma non può, ma quando la palla gravita nella suo zona si rende protagonista ANCHE di interventi strepitosi. Purtroppo li mescola ben bene con errori in fase di possesso palla e dribbling subiti per poca forza nelle gambe.
Muntari 4 – Sarò un perfetto coglione, ma sono convinto sia stato il migliore in campo fino all’espulsione: discreta presenza fisica in mezzo al campo, buona conclusione da fuori, belle sventagliate da una parte all’altra del campo. Poi, però, l’espulsione. Se ti fai espellere per proteste sei tonto, se ti fai espellere per proteste in una partita così importante sei un da prendere a schiaffi a mano chiusa.
Nocerino 6 – Non ha fatto danni nemmeno stavolta e sembra crederci. Per il Totò che abbiamo visto spesso quest’anno, mi basta e mi avanza.
Boateng 6- – Il più volenteroso dei tre davanti nel primo tempo. Però cazzo, Kevin Prince, se ti arriva una palla del genere devi colpire il pallone, scagliarlo con ferocia verso la porta, scoparti Lobont, vedere il pallone in rete e festeggiare con capriole e cazzate varie; come fai a tirare in quel modo?
Balotelli 5 – Non stava bene fisicamente e si è visto: troppo spesso è apparso col freno tirato, e si è principalmente prodotto in tiracci verso la curva, abbastanza insoliti per lui.
El Shaarawy 4.5 – Vedere Stephan in queste condizioni è avvilente: non salta l’uomo, ha perso lo smalto col pallone tra i piedi in velocità, ci mette sempre un secondo di troppo a prendere qualsiasi decisione….E’ stanco mentalmente prima che fisicamente.
Pazzini sv.
Robinho sv.
Allegri 5.5 – Cerca di far massa in fase d’attacco, ben conscio della scarsa tecnica dei componenti della mediana. Il problema vero è un altro: ok, i giocatori sono stanchi, ma perché si ha spesso la sensazione che le altre squadre entrino incazzate e noi mosci mosci?
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