Rassegna Stampa 11/05/2013

Dopo una lunga pausa dovuta a spostamenti vari, eccomi pronta per ridare vita alla rassegna stampa diavolteiriana.

Si inizia con la “Rosa”: nel giorno delle commemorazione del 6-0 (tutti i milanisti in piedi, pliis) perpetrato ai danni della seconda squadra di Milano l’11 maggio 2001, voci di corridoi – abbastanza bui – ci illuminano sul futuro mister nerazzurro. Dall’incontro tra Moratti e Stramaccioni, quest’ultimo è uscito sorridente, il secondo meno. In fondo aver perso 15, e dico QUINDICI gare in campionato in questa stagione mica è motivo di tristezza in casa dei cugini. Bisogna sorridere! E nel caso dovesse arrivare Mazzarri, il binomio squadra più lamentosa d’Italia-allenatore più piangina d’Italia prenderebbe vita, regalandoci momenti epici, ne sono convinta.

Passiamo a parlare di robe serie, di robe da Milan. Il Cor Sport ci comunica che Allegri s’è incazzato come una biscia. E come dargli torto? Solo in casa di ACM può succedere che il capoccia sia l’unico elemento che non gradisca il lavoro fatto dal livornese. Sono tutti con lui: i giocatori, Cravatta Gialla Galliani, i magazzinieri, la stragrande maggioranza dei tifosi, i seggiolini di San Siro, le mogli dei calciatori (solo metaforicamente parlando), i bagarini, e pure mio zio. Berluscò statti zitto ogni tanto, che proprio noi continuiamo a vivere lo stesso senza queste tue uscite inutili, a sminuire il lavoro di un allenatore che sì, ha fatto i suoi errori, ma che in 3 anni ti ha fatto vincere uno scudetto, ne ha perso uno anche per colpa della provvidenza divina gobba, e ti ha risollevato una squadra che a novembre era a 4 punti dalla zona retrocessione.

Ed eccoci al momento che più gradisco, quello in cui divento tutta un brivido: la lettura di Tuttosport. Ora: non so voi, ma personalmente mi sarei anche rotta leggermente le pelotas di questa ignoranza in fatto di matematica applicata al campo. Ma sant’Eupalla…è possibile che i gobbi non capiscano che NON sono 31 sti scudetti vinti? E manco 29! Il motivo: rivoglio indietro lo scudo rubatoci nel 2005 – chi tra voi ricorda quel 18 dicembre 2004? – e almeno un altro così, per partito preso. Fatela pure sta gran festa, cari rubentini. Mai come voi, è questo ciò che conta!

Vi saluto, menti rossonere!