Indignados in doppiopetto

Santi? Poeti? Navigatori?

Ma va là, quelli sono passatempi desueti per il popolo italico, attività che comportano fatiche spirituali, concettuali o fisiche.

Molto meglio fare i ribelli col culo al caldo.

Molti dei Ciompi presenti ieri al Franchi si stupirebbero e si indignerebbero se venissero identificati per davvero, e per cosa poi?

Insulti? Sputi? Lanci di monetine?

Suvvia, ieri in tribuna c’era la mafia del calcio, è più che legittimo che si piglino insulti e sputi.

E che non si permettano di querelare o criticare la civilissima “gens” di Firenze, quella che inneggia a trenta e più persone morte per una partita di calcio tutte le volte in cui la Juve capita da quelle parti…

Ho sempre ritenuto vomitevole il termine V.I.P., in particolare nell’accezione italiana, quella che fa rientrare in tali ambiti attori falliti, zoccole che campano di paparazzi, amici del tale assessore, cialtroni sparsi, perché è a costoro che, inevitabilmente, tale termine si rivolge.

Dubito che la Montalcini o Dulbecco avrebbero gradito essere definiti Very Important con quello schifoso acronimo.

Il popolo dei biglietti gratis, quello che non concepirebbe neppure in sogno l’idea di pagare l’ingresso allo stadio, e che comunque ci va quando ci sono i big match, evitando elegantemente artici posticipi di gennaio contro il Lecce o il Pescara di turno, è lo stesso che ritiene un attentato di lesa maestà quella multa per il SUV in doppia fila e che: “tanto ne parlo col capo dei vigili urbani con cui gioco a golf”.

Il popolo dei biglietti gratis brama in gran segreto l’energia selvaggia che si sprigiona dalle curve, e proprio per questo adora l’opportunità che una decisione arbitrale dubbia può offrirle, con il vantaggio di poter insultare il malvagio nemico semplicemente girandosi dal proprio seggiolino.

Nemico che, se incrociasse per la strada, manco avvicinerebbe, limitandosi a sussurrare all’amico a spasso con lui: “hai visto chi c’è lì?”

Il popolo dei biglietti gratis scuote la testa schifato di fronte a qualche scazzottata sul piazzale di un autogrill, ma applaude un vecchio che cerca di inseguire il cravatta gialla nel tunnel quando abbandona la tribuna, tanto sono gli ultras il male del calcio…

Tutte le sante volte in cui sento parlare di rinnovamento degli stadi, puntualmente saltano fuori Sky Box, tribune più confortevoli, super-strutture di lusso per tifosi sempre più “vipposi”…

E quindi?

Sarebbero codeste pecore codarde quelle che volete piazzare dentro ai rinnovati stadi italiani?

Piuttosto ridateci San Siro senza copertura e con i gradoni in cemento senza seggiolini, ci si può divertire anche, e di brutto, senza fastidiosi barricaderos griffati Armani.

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