Abbiati 5,5 : Non che abbia particolari colpe, soprattutto perché due rigori subiti non possono fare testo, ma si dimostra parecchio insicuro nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa, tuffandosi coi piedi su un tiro di Jovetic in maniera piuttosto goffa, rischiando un clamoroso autogol in una circostanza di facile lettura.
Abate 6 : Conferma il buon momento di forma in fase propositiva ed è attento in difesa, dove sostanzialmente limita senza grossi patemi le incursioni di Pasqual e Borja Valero.
Mexès 6,5 : Se da inizio 2013 il Milan ha cambiato in positivo il proprio rendimento lo si deve anche alla ritrovata vena dei suoi difensori centrali, in particolare del biondo di Tolosa. Attento e concentrato, guida il reparto con disinvoltura.
Zapata 6,5 : Anche per il buon Cristian vale il discorso fatto per Mexès. Aiuta il compagno di reparto con una prestazione diligente, senza sbavature.
De Sciglio 5 : Dopo tante ottime prestazioni, si ritrova di fronte un Cuadrado in gran forma, che ne limita le scorribande offensive a cui eravamo abituati e lo costringe a soffrire in contenimento, in maniera particolarmente evidente nell’occasione del secondo rigore concesso ai viola.
Flamini 6,5 : Coraggioso e combattivo, randella e recupera una grossa quantità di palloni, soprattutto nella prima frazione, non facendosi irretire eccessivamente dalla superiore abilità nel palleggio dei centrocampisti avversari. Trova anche un bel gol, quello del raddoppio che sembrava aver chiuso ormai il discorso qualificazione alla prossima Champions League. Peccato che i compagni e Tagliavento si impegnino per rovinargli la gioia.
Montolivo 7,5 : Da vero capitano sfodera l’ennesima gran partita, in territorio nettamente ostile, subissato dai fischi dei suoi ex-tifosi ad ogni tocco di palla, aggredisce Pizarro e gli porta via il pallone depositato in rete per l’ 1 a 0 rossonero e mette in mezzo il cross teso su cui si avventa Flamini per il raddoppio. In mezzo, si becca un giallo per fermare Lijaic involato a rete, evitando un gran pericolo. Statuario.
Muntari 5 : Continua la serie di pretazioni opache da parte del ghanese. Non aiuta De Sciglio in copertura, non legge l’azione con la rapidità che sarebbe richiesta ad un titolare del Milan in fase di costruzione, eccessivamente falloso e sistematicamente fuori tempo negli interventi. Giustamente sostituito da Allegri nell’intervallo.
Boateng 5 : Gli unici lampi della sua partita sono il gol annullato e la nuova tinta biondo platino. Per il resto vaga senza meta sul terreno di gioco, senza idee e senza dettare i tempi giusti ai compagni. Viene sostuito da Pazzini nei minuti finali.
Balotelli 5 : La settimana iniziata col dramma della sigaretta fumata in treno non si conclude nel migliore dei modi per Super Mario. In una partita nella quale il centrocampo non riesce a giostrare manovre decenti per servire gli attaccanti, prova a dannarsi l’anima per tenere su qualche pallone, ci prova su punizione un paio di volte (con risultati scadenti) e nulla più. Diffidato, si becca un cartellino tanto stupido quanto pesante, che lo costringerà a saltare la sfida interna con il Napoli.
El Sharaawy 6 : Il Faraone continua a rifiatare in fase di finalizzazione, ma quella di Firenze è l’ennesima gara di grande sacrificio, impegno e dedizione da parte del numero 92. Sfiora il gol con un colpo di testa da calcio piazzato, trovando una gran risposta di Viviano e causa l’espulsione di Tomovic andando a recuperare un pallone preziosissimo perso dallo stesso difensore viola.
Subentrati :
Nocerino 4 : Rileva il dannoso Muntari e nelle intenzioni di Allegri dovrebbe assicurare dinamicità e copertura al centrocampo, ma la mossa purtroppo si rivela infruttuosa. Sbaglia ogni pallone toccato e non riesce a contenere il forcing dei centrocampisti viola. Riesce a non prendere neanche Lijaic in occasione del rigore dell’1-2 per i padroni di casa, ma Tagliavento probabilmente indossa gli occhiali dell’Intrepido e vede anche l’invisibile.
Pazzini S.V. : Allegri lo butta nella mischia cercando di sfruttare le sue caratteristiche per vincere la partita. E anche stavolta avrebbe potuto funzionare, perché il pallone che Roncaglia ferma col braccio al 93’ è diretto verso la porta proprio dal numero 11 rossonero. Ma in questo caso Tagliavento si toglie gli occhiali di cui sopra, e lascia proseguire.
Massimiliano Allegri 5,5 : L’impressione che si ha dall’esterno è che oggi il Mister abbia letto tardivamente lo svolgimento della gara. Già nella prima frazione, dopo l’espulsione di Tomovic, la squadra inizia a subire il gioco avversario e l’andazzo non cambia (anzi, peggiora) nella ripresa. Nonostante il raddoppio, la gestione dei cambi non è soddisfacente, ma anzi tardiva e in un certo senso anche abbastanza discutibile.
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