Tensione poco english in questi giorni, nel nostro boudoir, in attesa della domenica calcistica: parrebbe una panzana, ma le nevrosi del gruppo sembrerebbero riversatesi negli sguardi dei nostri monumenti marmorei di Kilpin e Javi Moreno, perennemente fissi a indicarci la retta via verso la saggezza. Alterchi e discussioni lasciano poco spazio al consueto uso di sostanze voluttuarie: i nostri si stanno letteralmente cagando addosso. L’unico a mantenere un’algida tranquillità è quell’ignavo de IlProfetaCalmoni, prontamente zittito in maniera energica e vigorosa da quell’energumeno di Norma, non nuova a manifestazioni violente di dissenso. Nel corso degli abituali studi mattutini mi sono imbattuto in fatti che non possono non rappresentare presagi nefasti. Il calcio è parte del tutto, e l’universo ci preconizza in maniera inequivocabile che domenica prenderemo schiaffoni. Ecco i fatti:
1 – Poiché tale Dante Alighieri, fiorentino doc tutto chianti e trippa, iniziò il proprio viaggio verso la selva oscura proprio il 7 Aprile.
2 – Poiché il 7 Aprile del 1954 nacque uno dei personaggi (gobbi) più drammatici della storia della radiotelevisione italiana, che con la sua nascita uccise residui di comicità da ogni prodotto a lui associato: Ezio Greggio.
3 – Poiché giocare alle 12.30, storicamente, porta sventura.
4 – Poiché nell’anno 30, secondo il Vangelo di Giovanni, il 7 Aprile morì il più grande tifoso del Milan dei tempi antichi: Gesù di Nazaret (MI).
5 – Poiché domani non piove.
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